LA STELLA GUIDA DELLE FAMIGLIE
DI BAMBINI CON DISABILITÀ
Nasce Area Blu. Nuovo servizio di sostegno psicologico per ragazzi con Paralisi cerebrale infantile

Nasce Area Blu. Nuovo servizio di sostegno psicologico per ragazzi con Paralisi cerebrale infantile

Si chiamerà "Area Blu" il nuovo servizio di sostegno psicologico per ragazzi con Paralisi cerebrale infantile di Fondazione Ariel. Area Blu è un supporto innovativo, pensato sulla base della dimensione di ascolto di Fondazione Ariel e modulato sulle specifiche esigenze dei ragazzi interessati in un'ottica di autonomia degli utenti.

Blu come il nostro logo ma soprattutto blu perché da sempre con questo colore si identifica la mediazione, le sensazioni, la calma. Si chiamerà "Area Blu" il nuovo servizio di sostegno psicologico per ragazzi con Paralisi cerebrale infantile di Fondazione Ariel.

Area Blu è un supporto innovativo, pensato sulla base della dimensione di ascolto di Fondazione Ariel, da sempre punto di riferimento per molti utenti e quindi per molti bisogni anche di ordine diverso”, spiega Andrea Dondi, psicologo e psicoterapeuta che si occupa del sostegno alle famiglie di bambini con disabilità e dal 2003 collabora con Ariel.

Nasce dalla necessità di offrire un sostegno alle difficoltà, anche importanti, di carattere emotivo che dalla preadolescenza all'età adulta i bambini e i ragazzi con disabilità neuromotorie possono conoscere – continua – . È uno spazio di confronto e di elaborazione dei vissuti, dove portare tutto ciò che per ragioni differenti si fa fatica ad affrontare e vivere in famiglia: la relazione con i genitori o il legame con i fratelli, la relativa autonomia, le difficoltà relazionali, l'inserimento sociale”. 

Sfide importanti con sfumature differenti a seconda dell'età, che richiedono percorsi diversi ideati in un'ottica di sinergia con la famiglia. "L'esigenza di un supporto può nascere direttamente dalla consapevolezza del ragazzo e la ragazza stessa oppure – continua Dondi – dall'attenta osservazione dei genitori. Segnali di un disagio possono essere percepiti nelle relazioni familiari in cui si vive una nuova conflittualità, reattività o insofferenza o, ancora, se si nota un eccessivo isolamento o dei cambiamenti significativi nel contesto familiare o extrafamiliare”.

"Un servizio complesso, che verrà modulato sulle specifiche esigenze dei ragazzi interessati in un'ottica di autonomia degli utenti ma che necessita di tempo per instaurare una relazione di fiducia che permetta un percorso e un lavoro costruttivo. Si tratta di un servizio economicamente impegnativo, che verrà attivato chiedendo una quota di partecipazione alle famiglie. 

Le famiglie interessate possono contattarci per approfondire, scrivendo alla dottoressa Stefania Cirelli alla mail stefania.cirelli.ariel@humanitas.it oppure chiamando il nostro numero verde 800 133 431. 

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